martedì 10 maggio 2016

Torino e l' #EmptyValentino


Le cose belle accadono per caso, e come tali sono frutto di un pensiero del tipo "e se provassimo a fare..?". E' accaduto così con l' #EmptyValentino dello scorso 20 febbraio, ideato con gli Instagramers Torino e altri miei amici Instagramers.
Un fenomeno quello dell' #Empty, che cattura la bellezza di strutture, musei, a porte chiuse, nato dall'idea del fotografo statunitense Dave Krugman che nel 2013 riesce ad ottenere il permesso di fotografare, con altri instagramers, il Metropolitan Museum of Art di New York durante le ore di chiusura. Da lì il tag #EmptyMet corre veloce in rete, diventando un successo mondiale.
Altri #Empty sono seguiti, a Londra alla Royal Opera House, al Guggenheim di New York e il recente in Fondazione Prada a Milano lo scorso anno.
Il nostro #Empty tutto italiano è all'interno del Castello del Valentino a Torino, un'apertura straordinaria solo per noi.
Le origini del suo nome sono incerte, il primo documento certificato attorno al 1330 parla di Vallantium, per via del territorio non pianeggiante. Altri invece fanno risalire il nome a San Valentino le cui reliquie sono conservate dal 1700 nella vicina chiesa di San Vito.
Il Castello del Valentino all'interno del parco del Valentino è dal 1997 sito UNESCO, proprietà del Politecnico di Torino e sede dei corsi di laurea in Architettura.

Corridoio che dal "Salone d'Onore" percorre la parte destra del castello

Ingresso del Piano Nobile

Castello del Valentino

Particolare della "Stanza delle Rose"





Il nostro Empty è proseguito per il borgo Medievale del Castello e questa la sua vista dall'altra parte del Po.




L'empty è stata un'occasione per esplorare la città di Torino in alcuni dei suoi scorci non turistici, quello dalla Cavallerizza Reale è senza dubbio uno dei miei preferiti. La Mole che fa capolino dalla finestra del pianerottolo dello stabile lascia di stucco.



Una foto pubblicata da Ruggero Falone (@ruggero_falone) in data:

Se cercate un posto in cui soggiornare a Torino vi consiglio il Duparc Suites,  struttura vicinissima al centro della città, dotata di diverse suites al cui interno tutti i comfort possibili ed inimmaginabili. Con collezione d'arte privata e oggetti di design, è un posto in cui sentirsi ospite e non cliente.


Letteratura di Design all'ingresso del Duparc Suites

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